L’intelligenza artificiale è un tema molto discusso oggigiorno. Innanzitutto, bisogna capire che esistono diverse tipologie di IA. Ma prima ancora, è necessario fare un ulteriore passo indietro e chiedersi che cosa sia, in concreto, l’intelligenza artificiale.
L’IA può essere definita come un insieme di tecnologie avanzate che permettono alle macchine di imitare l’intelligenza umana.
L’intelligenza artificiale forte, chiamata anche IA generale, è un sistema in grado di svolgere tutte le funzioni intellettive umane. L’intelligenza artificiale debole, o narrow, invece, si concentra su task ben precisi, come il riconoscimento di immagini o di suoni ed è, pertanto, più limitata rispetto all’IA generale.
Al giorno d’oggi, l’intelligenza artificiale ha sempre più attenzione mediatica ed attira l’interesse delle aziende, che vedono forse per la prima volta il potenziale pratico dell’IA come soluzione definitiva ai loro gap aziendali.
Tuttavia, prima di seguire gli ultimi trend sull’IA bisogna capire da dove partire e questo richiede un importante lavoro di analisi, che va svolto prima di sviluppare qualunque software. In particolare, ci sono 4 aspetti da considerare: strategia, competenze, soluzione tecnologica e grado di consapevolezza. Vediamole assieme.
Strategia
“Se non sai dove stai andando, arriverai da nessuna parte molto in fretta”. Questa massima si applica bene al mondo dell’IA. È fondamentale capire perchè si sente la necessità o il desiderio di integrare il proprio ecosistema d’impresa con un’intelligenza artificiale. È per aumentare il fatturato? Per sollevare i dipendenti da alcuni lavori tediosi o per snellire il processo di comunicazione interna? Qualunque sia la risposta è essenziale conoscerla prima di cominciare il lavoro di sviluppo, in modo da operare poi con consapevolezza.
Competenze
Sviluppare un sistema di IA può essere estremamente complicato e richiede un grande sforzo di risorse umane. È importante appoggiarsi a dei professionisti del campo, come informatici e data scientist perché le hard skill sono necessarie, ma non costituiscono l’unico elemento per il successo dell’ IA. Al contrario, le soft skill, rappresentano un momento importante sul quale soffermarsi durante il processo di sviluppo dell’IA.
Soluzione tecnologica
In seguito, è il momento di mettersi all’opera per scegliere una soluzione tecnologica che possa avere senso all’interno della propria azienda.
Un esempio pratico, può sicuramente essere d’aiuto. Immaginiamo di voler creare uno strumento che permetta di ottimizzare la gestione del cliente in un customer care. Valutare una serie di soluzioni tecnologiche sulla base della value proposition di una startup non aiuterebbe a stringere il focus in questo caso. Costruire dei POC, e valutare l’impatto che questi possono avere a livello di potenziale innovativo (in relazione all’azienda) ed impatto (sempre in relazione all’azienda) che la soluzione tecnologica possiede, definisce un brief per passare poi al passo successivo. Inoltre, ciò consente di capire su quale team affidarsi ed il relativo grado di personalizzazione che quella soluzione può raggiungere se combinata con le necessità aziendali.
Consapevolezza
Per poter integrare con efficacia un’IA in un sistema d’impresa è necessario possedere una certa apertura mentale, in grado di comprendere il potenziale ed i limiti dell’intelligenza artificiale. L’impatto dell’IA può essere trasversale, andando ad interessare campi inaspettati.
Ecco perché capire quali aree aziendali verranno toccate, permette di predisporre un piano di risposta valido che può prevedere della formazione per creare coscienza tra i dipendenti, un affiancamento per la messa a terra pratica del lavoro o anche una costante valutazione dei risultati economici che si stanno ottenendo.
Sviluppare questi punti in maniera personale, adattandoli alle proprie esigenze aziendali è un valido inizio per la creazione ed integrazione di un sistema di IA.
In sintesi, ecco cosa è fondamentale tenere a mente, nel momento in cui si decide di lanciarsi nello sviluppo di progetto basato sull’ intelligenza artificiale:
- Legare l’implementazione ad un obiettivo. La strategia deve essere definita fin da subito in maniera chiara. Per obiettivo, è bene precisare, non si intende solamente un risultato economico. L’intelligenza artificiale, essendo appunto un’intelligenza, è in grado di aiutare l’azienda in moltissimi ambiti e contribuire in numerosi campi. Dallo snellire un processo di comunicazione interna fino alla misurazione di KPI interni: l’importante è sapere la funzione dell’IA in uso.
- Approcciare il mondo dell’IA con una mentalità aperta. Trattandosi di un ambiente in continua evoluzione è essenziale aprirsi a questo con occhi diversi, valutando anche soluzioni meno convenzionali.
- Dare spazio alle competenze. Sviluppare un sistema di intelligenza artificiale richiede, come abbiamo visto, importanti risorse umane. Ecco perché è fondamentale costruire un centro di competenze dedicato, che possa operare con una visione di medio termine e che sia in grado di sviluppare abilità decisionali allo svilupparsi dell’IA.
Infine, in una fase iniziale, nella quale può risultare difficile orientarsi nella maniera corretta, consigliamo di affidarsi a dei consulenti esterni di innovation advisory, al fine di costruire un percorso condiviso di accesso, valutazione e implementazione delle possibili soluzioni tecnologiche.