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IL 5G: L’INFRASTRUTTURA PER LO SVILUPPO DELLE SMART CITIES

Il termine “smart city” è oggi molto popolare e molto utilizzato sebbene il suo significato e le sue caratteristiche non siano del tutto chiare, soprattutto ai non addetti ai lavori. 

Ma cos’è, effettivamente, una smart city? 

Una definizione che riesce a mettere d’accordo buona parte degli esperti è la seguente:

“Una smart city è una città dove i servizi sono resi più efficienti grazie all’uso del digitale e delle tecnologie abilitanti, al fine di migliorare la qualità di vita dei cittadini e delle imprese.”

Per sintetizzare, una smart city propone delle soluzioni che permettano, ad esempio, un trasporto urbano più intelligente o una struttura di smaltimento rifiuti funzionale alle necessità della città. Le città intelligenti si evidenziano per l’urbanistica efficiente che tiene conto delle ultime innovazioni ingegneristiche. Spesso, ciò equivale ad un modello di vita più vantaggioso per gli abitanti, che possono usufruire delle avanzate infrastrutture pubbliche. 

A livello europeo, la European Innovation Partnership on Smart Cities and Communities (EIP-SCC) è un’iniziativa, supportata dalla Commissione Europea, che punta alla collaborazione tra città, PMI, Corporate, banche e ricercatori. A quale scopo? L’obiettivo è di migliorare la vita quotidiana attraverso delle soluzioni sostenibili integrate efficacemente nel tessuto sociale della città, risolvendo problemi e criticità specifiche del posto. È chiaro, quindi, che ogni smart city è differente: lo scopo comune è lo stesso, ma le dinamiche con il quale è sviluppato non possono non tenere conto della storia della singola città. 

5G: Stato dell’arte

Un pilastro portante delle smart city, quantomeno a livello tecnologico, sarà il 5G che presto sarà attivo in Italia nelle principali città.

Ma che cos’è di preciso il 5G? Spesso si legge che l’innovazione apportata da questa tecnologia interesserà esclusivamente la mobilità. Tuttavia, si tratta di una vera e propria rivoluzione delle connessione di rete, che andrà ad aumentare notevolmente la capacità di sviluppo dell’IOT (internet of things). 

Rispetto al 4G, il 5G permette una maggiore velocità, con proiezioni che prospettano di arrivare ai 100 gigabit al secondo entro il 2025. Per fare un rapido confronto con le reti attuali, basti pensare che, ad oggi, si è riusciti ad ottenere al massimo una velocità di 2 gigabit al secondo. Questa evoluzione permetterà lo streaming in 8k e, tra le altre cose, la condivisione della rete in maniera decisamente più vantaggiosa ed efficiente. 

Un altro aspetto interessante del 5G è sicuramente la minore latenza, che tenderà allo zero dopo una breve fase di lancio iniziale. Ciò favorisce la diffusione di contenuti in diretta e ad alta risoluzione, lo sviluppo di robot e vede anche numerose applicazioni in campo medico (telemedicina).

Startup a livello globale

Trattandosi di tecnologie ancora in fase di sviluppo, è normale che il mondo corporate stia puntando moltissimo su questo settore. Nuove startup in ambito smart city nascono praticamente ogni giorno, ognuna di queste animata dal desiderio di imporsi sul mercato il prima possibile come il caso di JMA Wireless e MetaWave.

La prima azienda si occupa di risolvere alcune criticità del 5G, attraverso l’utilizzo di raggi mmWave per la creazione di antenne. Le piccole cellule proprietarie sembrano essere l’ideale per ambienti come uffici, aeroporti ed altre aree che possono trarre vantaggio dalla nuova rete, ma che possono presentare dei problemi di diffusione. 

MetaWave, invece, si occupa di un campo estremamente affascinante, quello della guida autonoma. Il settore necessita ancora di una connettività veloce e che possa dare dei feedback in real time, al fine di garantire la sicurezza e la scorrevolezza del traffico. Attraverso l’uso di “meta strutture”, capaci di manipolare le onde elettromagnetiche ed offrire performance migliori rispetto ai classici circuiti, la startup punta allo sviluppo di una propria intelligenza artificiale in grado di portare la guida automatica al livello successivo.

Startup italiane

A livello nazionale ci sono varie iniziative, pronte ad implementare il 5G nelle città d’Italia, per entrare in maniera efficace all’interno del mercato, il mondo delle startup italiane che opera nello sviluppo di applicazioni per smart city è sicuramente in espansione. 

Da segnalare, è il bando “Action for 5G”, dedicato alle startup e PMI che vogliono contribuire con le loro idee innovative allo sviluppo del 5G in Italia.  Ad esempio, tra le startup Italiane, c’è weAR, società fondata da Emanuele Borasio e vincitrice proprio di “Action for 5G”, che permette alle aziende di creare in maniera autonoma manuali ed istruzioni d’uso interattivi basati sulla realtà aumentata. Nel futuro più prossimo, consultare informazioni “in 3D” e aggiornabili in maniera dinamica attraverso un visore, sarà di agevole uso per molte aziende.

Conclusione

In un momento in cui si è ancora molto concentrati sulla tecnologia e sull’uso che questa ha come fattore abilitante, diventa importante sapersi focalizzare su come questa possa essere utilizzata per produrre risultati e ritorni alle aziende e alle persone. Se da un lato, la possibilità di interazione apre definitivamente lo scenario all’implementazione e realizzazione di città smart, dall’altro, è tutta l’industria che potrebbe ottenere grandi benefici dal poter portare in azienda un modello che ne possa spingere ancora di più la possibilità di automazione. Un altro grande valore sta nella possibilità offerta dalla grande quantità di dati che si andrà a generare attraverso il 5G e su come questi potranno essere a supporto di decisori aziendali e pubblici.

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